Offrire percorsi e opportunità d’inserimento lavorativo a persone con svantaggio è lo scopo e l’anima delle cooperative di tipo B, ecco perché le nostre consorziate hanno deciso di costruire insieme un modello comune che perseguisse la massima qualità e rispettasse il principio della verificabilità.
Il percorso ha richiesto confronto, approfondimento e anche il supporto di esperti. Ha portato alla messa a regime di un sistema di qualità e di verifica che offre a stakeholder/clienti garanzie certe e verificabili sulla nostra attività d’inserimento lavorativo. Garanzie anche per le persone con svantaggio di poter ricevere un supporto, che rispetta gli stessi standard di qualità per tutti ma costruito in modo specifico secondo le esigenze specifiche di ognuno.
L’accordo comune di qualificare l’attività d’inserimento lavorativo ha portato, già nel 2019, ad inserire il rispetto delle Linee Guida Comuni per l’Inserimento Lavorativo nel regolamento del sistema di qualità consortile SQC-COOB, come parametro vincolante per l’ottenimento del Rating di qualità COOB e ricadute dirette sull’affidamento dei servizi stessi.
Le Linee Guida Comuni sono state scritte in modo collaborativo e grazie alla supervisione mirata e qualificata di uno spin off universitario di Ricerca psicosociale (LabCom) che ha guidato le consorziate e fornito il supporto e gli strumenti della dottrina accademica utili a trarre il massimo profitto dai lavori.
Il principio guida nel costruire le linee guida non è stato quello del minimo comune ma, al contrario, quello di raccogliere le migliori pratiche d’inserimento in uso alle cooperative con il fine di metterle a sistema per tutte le cooperative del consorzio.
Da parte delle cooperative del Consorzio c’è dunque stato l’accordo di qualificare e valorizzare quanto più possibile il percorso d’inserimento lavorativo, la costruzione di un modello volto ad implementare le migliori pratiche e infine il riconoscimento della necessità che fosse vincolante e imprescindibile per tutte le consorziate.
All’interno del Consorzio è stato dunque creato un team dedicato, composto da Consuelo Buggiani, presidente della Cooperativa Samarcanda e membro del CDA con delega specifica come Responsabile degli Inserimenti lavorativi, e Camilla Esposito, risorsa interna del Consorzio con formazione universitaria specifica. Il team ha lo scopo non solo di controllare l’applicazione delle linee guida attraverso un sistema di audit, ma anche quello di ascolto, affiancamento e supporto alle consorziate nell’applicazione delle linee guida stesse.
«Scopo del team e degli audit – dice Consuleo Buggiani – non è solamente quello del controllo formale del rispetto dei requisiti che spesso contraddistingue gli audit delle certificazioni di qualità, ma va oltre, verificandone l’effettiva efficacia sui beneficiari. Serve anche a raccogliere eventuali difficoltà nell’applicazione e quindi fornire il supporto necessario per superare tali difficoltà: formazione, ricerca di strumenti per facilitare la raccolta dei good data e la verificabilità nel tempo degli stessi.
Il Modello COOB credo tragga la sua forza dalla reale volontà delle consorziate di migliore e far bene, non come atto dovuto o imposto, ma voluto e costruito con l’ideale di migliorare concretamente la qualità di vita delle persone con svantaggio. Sono l’elemento volontaristico e il focus sulla persona e non sull’organizzazione a renderlo diverso»
- Autore: Redazione
- Pubblicato il: 21 Febbraio 2022
- Temi: imprese sociali, inclusione lavorativa, modello di qualità, SQC