Presentazione dello studio sulla qualità dell’abitare sociale sintesi degli esiti del concorso di idee “La qualità abitativa nel post pandemia”

I 10 progetti presentati sono stati oggetto di una pubblicazione curata dalla Prof.ssa De Santis del Dipartimento DIDA – UniFi che sarà presentata il 7 luglio presso il plesso di Santa Teresa del Dipartimento DIDA – Università degli studi di Firenze, Via della Mattonaia 8, Firenze alle ore 16.

Gli spazi abitativi hanno un ruolo fondamentale nel “vivere”. Il periodo della Pandemia ha reso ancora più evidente quanto sia necessario pensare, progettare e vivere questi spazi in modo diverso che tenga conto di temi come la prossimità e la socialità, la fruizione degli spazi e dei servizi e l’impatto ambientale.

Il terzo settore, e in particolare la cooperazione sociale, può apportare un importante contributo in termini di progettazione, di reti territoriali, di pratiche cooperative e più in generale di forme di rapportarsi con gli altri in modo più inclusivo.

La Regione Toscana, anche cogliendo il dibattito sollevato in proposito a livello nazionale, per il tramite del Fondo Housing Toscano, gestito da InvestiRE Sgr e partecipato tra gli altri dal Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da CDP Immobiliare Sgr, si è resa promotrice di un concorso di idee volto a stimolare la ricerca di nuovi modelli abitativi “post pandemia”.

“La potenzialità del social housing, dichiara Tancredi Attinà, General Manager di Abitare Toscana, di generare e strutturare nuovo tessuto sociale, anche grazie alle comunità abitative che nei social housing prendono vita, può essere meglio esplorata grazie a virtuosi partenariati pubblico privati che consentono di sviluppare progetti e processi gestionali multidisciplinari e integrati che coinvolgono anche il Terzo Settore. Il progetto di investimento portato avanti da FHT, InvestiRE e Regione Toscana sulla qualità dell’abitare, e l’esperienza Fai la Casa Giusta ci consentono di immaginare e progettare il salto di scala del social housing verso ambiti urbani di prossimità, in due parole l’urban housing”

Il concorso era aperto a studi professionali di architettura e/o ingegneria con lo scopo di individuare soluzioni tecnico/architettoniche innovative che, interagendo con servizi alla residenza svolti in maniera autogestita o con il supporto di soggetti specializzati del Terzo Settore, siano finalizzate a incentivare una nuova qualità dell’abitare collaborativo che tenga conto delle criticità emerse nell’attuale sistema urbanistico-edilizio a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e a promuovere un modello abitativo “post pandemia” basato su una progettazione architettonica di modelli residenziali innovativi maggiormente integrati con tecnologia e formule di servizi collaborativi per migliorare la coesione sociale e la qualità della vita.

Il Consorzio COOB insieme alla cooperativa Samarcanda aveva già sperimentato attività nel Progetto Pieve degli Orti, tra l’altro risultato vincitore insieme agli altri progetti di Sesto Smart Village e Osteria Social Club del Premio URBANISTICA nella categoria “Nuove modalità dell’abitare e del produrre”. COOB è stato anche partner sociale di Sinter nella presentazione di uno dei 10  progetti per il concorso d’Idee, oggetto della pubblicazione.

 

Programma dell’iniziativa

Ascolta il Podcast con l’intervista a Tancredi Attinà – General Manager di Abitare Toscana