Essere cooperativa sociale e occuparsi di agricoltura ci ha sempre visto attenti al fenomeno dello sfruttamento soprattutto delle categorie fragili, per questo siamo partener attiva del Progetto Demetra.
In Toscana, l’agroalimentare è un settore importante non solo in termini economici ma anche per il suo valore simbolico. L’alto numero di produzioni, molte delle quali DOP e IGP, sono di estrema importanza per l’economia e per il tessuto sociale del nostro territorio. Le produzioni tipiche hanno contribuito a plasmare le campagne toscane le quali sono di forte richiamo per il settore turistico.
In termini di forza lavoro, un importante contributo al settore agricolo è dato da lavoratori stranieri.
In Toscana, nel 2016 21.000 dei 53.000 occupati in agricoltura erano stranieri di cui 14.000 provenienti da paesi non UE, con fenomeni di lavoro irregolare e sfruttamento lavorativo: si stima che il 34% degli occupati sia retribuito con tariffe al di sotto degli standard sindacali e che il 20% degli occupati lavori con contratti informali (IV Rapporto Agromafie e Caporalato, 2018).
I migranti, a causa delle loro specifiche condizioni di vulnerabilità costituiscono un potenziale bacino di offerta per il lavoro sottopagato e dequalificato. Questi ultimi sono spesso esposti all’intermediazione di caporali individuali o associati in agenzie d’intermediazione (mascherata) di manodopera, sottoponendo i lavoratori a vari aspetti lesivi dei loro diritti e della loro dignità.
Il Progetto DEMETRA nasce per contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo, in particolare dei lavoratori stranieri in agricoltura, attraverso lo sviluppo di un’azione di sistema regionale che prenda spunto dal lavoro fatto fino ad oggi sul tema dell’orientamento al lavoro, del supporto alle categorie fragili, dello sviluppo delle azioni di Agricoltura Sociale sviluppate sui Bandi POR – FSE, Bandi antitratta del DPO e da specifiche azioni territoriali.
L’obiettivo di DEMETRA è contrastare il verificarsi delle condizioni che conducono allo sfruttamento in agricoltura e promuovere condizioni di regolarità lavorativa.
Il progetto vede la partecipazione di un’ampia rete territoriale della quale fanno parte il Distretto Socio sanitario della Zona Versilia, il Sistema Antitratta SATIS, la Provincia di Siena, il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Siena, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Associazione di Studi Giuridici per l’Immigrazione e una nutrito gruppo di associazioni e cooperative del Terzo Settore, tra le quali Arnera.
Il progetto è finanziato con il fondo FAMI dell’Unione Europea, fondo gestito dai Ministeri del Lavoro e dell’interno.