Il Consorzio COOB è stato valutato e selezionato tra le 450 imprese che si sono distaccate per crescita nel triennio 2017-2019.
La divisione Ricerca & Analisi di Statista, partner del Sole 24 Ore in Italia (del Financial Times in Europa, di Newsweek negli Usa e altri nel mondo) da tre anni porta avanti un’analisi delle realtà imprenditoriali italiane analizzandone la crescita di fatturato ma non solo, controllano tutti i dati forniti e i requisiti di onorabilità e buona reputazione.
Quest’anno oltre 7000 realtà imprenditoriali italiane si sono candidate e solo le prime 450 appaiono nel dossier di approfondimento che Il Sole 24 Ore gli dedica.
Il Consorzio COOB si colloca al 153esimo posto con un Tasso di Crescita del 55,61%.
Dall’analisi, consultabile on-line https://lab24.ilsole24ore.com/leader-della-crescita-2021/, emerge come la crescita, in particolare nei momenti più critici, è possibile quanto più l’organizzazione è in grado di evolvere rapidamente verso modelli di business che si adattano meglio al cambiamento e per primi riescono a a farlo proprio. Non solo resilienza che in sé è passiva ma forza creativa e innovativa.
“Si tratta di un riconoscimento – dice Michele Vignali, presidente del Consorzio COOB – della mission che noi e i nostri soci abbiamo condiviso qualche anno fa: quella di metterci in gioco e costruire un nuovo modello di partnership che andasse oltre al consolidamento del ruolo di general contractor e trasformasse il Consorzio in una agenzia di sviluppo e di innovazione vincolando la nostra azione a obiettivi di qualità, trasparenza, responsabilità e rendicontabilità. Un obiettivo importante ma sentito come necessario non tanto e non solo per il futuro del Consorzio e del rispetto per il nostro lavoro, ma anche per quello che nel tempo siamo diventanti a livello di rappresentatività nell’ambito delle imprese sociali di inclusione lavorative della Toscana. Le imprese sociali ed in particolare quelle d’inclusione lavorativa racchiudono un potenziale enorme; hanno la possibilità di agire nei territori e veicolare cambiamento e benessere, sono in grado di rispondere in modo flessibile e rapido alle esigenze delle comunità con competenza e creatività. La nostra crescita è un bene comune perché reinvestita per generare lavoro giusto e inclusione. “
- Autore: Redazione
- Pubblicato il: 26 Novembre 2020
- Temi: Impresa sociale, inclusione, Innovazione, modello di business, qualità